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MV Agusta RVS#1

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MV Agusta presenta RVS#1, il primo progetto ideato e realizzato dal Reparto Veicoli
Speciali. Ed è un esordio che ha contenuti estremi, senza compromessi.

I progettisti e i designer del Reparto Veicoli Speciali sono partiti da un modello iconico già caratterizzato per immaginare e poi costruire una moto realmente unica. Per molte ragioni: l’allestimento, la qualità della componentistica, l’immagine globale, le prestazioni, l’effettiva esclusività. Sarà assemblata a mano sulla nuova linea produttiva dedicata ai veicoli speciali, appositamente allestita nella factory di Schiranna. Costruita a mano, in un numero limitato di esemplari, con la filosofia “one man one  bike”. Tutti numerati e riconoscibili grazie alla leggera piastrina in titanioapposta sulla splendida testa di sterzo, anch’essa resa unica dalla fresatura con macchine a controllo numerico.

IL MOTORE

 Il cuore della RVS#1 è il più potente tre cilindri in linea 800 da 150 cv di potenza a 12.800 giri della casa varesina, riferimento assoluto per compattezza e rapporto peso-potenza. Un’icona tecnologica che unisce straordinaria efficienza termodinamica a prestazioni da supersportiva. L’utilizzo di componentistica specifica, caratterizzata dal miglior rapporto tra peso e funzionalità, ha permesso di ridurre drasticamente il peso a 160 kg, addirittura otto meno della Dragster 800 RR di serie (peso-potenza 0,93 kg per cv in configurazione kit). Numeri inequivocabili, che danno la misura delle potenzialità del tricilindrico, di cui sono emblematiche le prestazioni in accelerazione (0-100 km/h in 3.72”).

Dotato di due iniettori per cilindro e della nota configurazione con albero motore controrotante, ideata per ridurre l’inerzia nei cambi di direzione, è stato evoluto attraverso l’affinamento, progettuale e materico, di componenti come tendicatena, motorino di avviamento, alberi a camme, guide valvole, oltre che ottimizzando i flussi nella camera di combustione. Il risultato è un motore Euro 4 più efficiente e silenzioso, che ribadisce però tutta la sua esuberanza e raffinatezza, testimoniate ad esempio dal cambio estraibile.

Quest’ultimo è stato rivisto negli ingranaggi, aumentando il tempo utile di innesto cambiata del 47%, in modo da ottenere cambiate più precise e morbide. Per la RVS#1, inoltre, sono state sviluppate strategie motore specifiche, a garanzia di una esperienza di guida ancora più esclusiva.

TELAIO E CICLISTICA

Il telaio della RVS#1 è essenziale perché leggero, eccellente perché disegnato in funzione delle prestazioni dinamiche. La struttura principale a traliccio in tubi di acciaio trova il tradizionale complemento nelle piastre laterali in lega di alluminio di standard aeronautico, qui elegantemente fresate sul lato destro della moto per ricavare il nome del modello. La ricerca dell’eccellenza passa attraverso molti dettagli: il pannello della strumentazione è vincolato a una struttura di supporto metallica disegnata e costruita direttamente da CRC, il centro ricerche di San Marino.

I tubi freno e frizione sono specifici, come i dischi anteriori Braking Sunstar Batfly, fortemente caratterizzati sul piano estetico. I tappi dei serbatoi del fluido idraulico di freno e frizione sono ricavati dal pieno. I cerchi Kineo, rigorosamente a raggi, sono lavorati sul profilo per renderli unici, ma si distinguono anche grazie a un dettaglio di estrema ricercatezza: uno dei nipple infatti, è rosso. Lo stesso tocco cromatico, indissolubilmente legato al mondo delle competizioni, ritorna all’estremità del cavalletto laterale. Perché nulla su MV Agusta RVS#1 è lasciato al caso. Le manopole, ad esempio, rese più efficaci nella presa da appositi rilievi, sono decorate da una fascia trasversale anch’essa rossa.

Il fanale di tipo adattativo è un capolavoro di estetica e funzionalità. La corona esterna riprende con una pregiata lavorazione artigianale una parte del logo MV Agusta. L’area funzionale lascia stupefatti: i segmenti LED, infatti, si accendono in base a parametri dinamici definiti dalla piattaforma inerziale inclusa nel gruppo ottico. In funzione della velocità e dell’inclinazione della moto i LED si accendono e si spengono, illuminando con il loro potente fascio luminoso la sezione di strada più funzionale alla guida. Un esempio di come tecnologia d’avanguardia e cura dei dettagli trovino la loro sintesi nella nuova MV Agusta RVS#1. Il gruppo ottico posteriore a LED, in grado di garantire un’ottima visibilità al veicolo, propone un inedito plexiglass fumé.

Il serbatoio e la sella propongono ulteriori lavorazioni: il primo è stato fresato per incastonare preziose lamine in titanio, che contribuiscono a impreziosire il design già assolutamente originale. La sella, ridisegnata per migliorare ulteriormente l’ergonomia e quindi il comfort, si distingue per il motivo esagonale sovrapposto, elegante ed esclusivo. Sul lato destro della moto trova posto una potente coppia di fari LED esclusivi per RVS#1. Montati su un leggero supporto in fibra di carbonio, i due fari LED sono comandati da un interruttore dedicato, posto sul manubrio e accoppiato a una coppia di LED che segnalano lo stato acceso-spento. Gli specchi retrovisori sono ricavati dal pieno: la loro coerenza con il progetto RVS#1 si evince dall’evocativa presenza del teschio con l’occhio rosso.

L’impianto di scarico in titanio fornito nel kit è progettato e costruito da SC-Project insieme ad MV Agusta: di derivazione racing permette un significativo miglioramento delle prestazioni, offrendo al contempo

evidenti vantaggi in termini di risparmio di peso. Caratterizza fortemente il retrotreno della RVS#1, esaltando il design raffinato e al contempo muscolare della moto. Non omologato, è destinato all’uso in circuito o su strade non aperte al traffico. Le pedane del pilota riprendono il motivo della corona MV Agusta, valorizzato dal trattamento di anodizzazione e dalla successiva lavorazione con macchine a controllo numerico. La caratterizzazione si estende agli pneumatici Pirelli MT 60 RS, che descrivono anche visivamente le potenzialità della RVS#1, ampliandone gli orizzonti d’uso al di fuori dei tradizionali ambiti di elezione delle moto stradali.

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